Penso che creare sia un atto d'amore.

La pittura è, ogni volta, la nascita di una parte di me.

Per questo non pianifico né progetto.

Tutto inizia con il desiderio di una certa gestualità, legata magari ad una tecnica particolare,

oppure con il richiamo di un certo colore,

la sua consistenza, il suo odore, il suo modo di espandersi sul supporto.

Questo è uno stato d'animo che ho imparato a riconoscere.

Quando non c'è più nulla da aggiungere, significa che l'opera è completa:

momento delicato, che spesso necessita di separazione e sedimentazione.

Il raggiungimento di un'armonia che per me è una forma di bellezza,

mi dice che quell'espressione non mi appartiene più e che è il momento di lasciarla andare.